DDL Concorrenza 2022: è stata tolta l’incompatibilità tra la figura dell’agente immobiliare e quella del consulente del credito

Le società di mediazione creditizia potranno svolgere anche mediazione immobiliare: con il nuovo Ddl concorrenza, infatti, è stata abolita l’incompatibilità agenti-mediatori.

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Il DDL è stato oggetto di una forte discussione tra il presidente Santino Taverna della FIIMA (Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari) e il presidente Gian Battista Baccarini della FIAIP (Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali).

Come riportato nell’intervista di Immobiliare.it, il presidente Gian Battista Baccarini dichiara:

Questa legge segna un importante e deciso passo in avanti per l’intero settore dell’intermediazione immobiliare e del credito. Consentirà di rafforzare e valorizzare il rapporto tra le agenzie immobiliari e i consulenti del credito che, insieme, potranno intensificare la collaborazione sinergica tra loro nella massima trasparenza a favore del cittadino, alimentando la dinamicità virtuosa del mercato immobiliare e del credito, da sempre settori fondamentali per l’economia nazionale.”

Questa soluzione è stata sostenuta con forza dalla federazione, perché secondo il loro punto di vista è idoneo all’agevolazione dell’accesso alla casa e al finanziamento quasi sempre correlato al suo acquisto. Il tutto all’insegna della massima trasparenza e in perfetta legalità in modo tale che possa beneficiarne il mercato e gli stessi cittadini.

Infatti, il presidente Baccarini conclude affermando:

“Finalmente, si rende giustizia ad una situazione sbilanciata a favore dei grandi gruppi imprenditoriali, fino ad oggi, unici detentori della possibilità di offrire servizi multidisciplinari, concentrando di fatto nelle proprie mani, tramite varie società, attività di mediazione immobiliare, creditizia, finanziaria, assicurativa, gestione e amministrazione condominiale, con gravi conseguenze, in termini di competitività del mercato, delle nostre agenzie, e, ancor peggio, a discapito della salvaguardia dell’interesse generale dei cittadini.”

Di tutt’altro avviso il commento del presidente Santino Taverna, il quale sostiene che tale legge va a vantaggio dei mediatori creditizi, mentre reca un danno alla figura degli agenti immobiliari. Nell’intervista rilasciata a Idealista/news, infatti, sostiene che:

“È stato disposto, per la prima volta, che il mediatore creditizio possa fare l’agente immobiliare, e non è stato ancora disposto che l’agente immobiliare possa fare il mediatore creditizio, ma solo il suo dipendente o agente. In tutto questo il ruolo dell’agente immobiliare risulta fortemente sminuito dalla novella.

La forte critica del presidente Taverna è inerente al come è stata scritta la legge, perché non sono state valutate le conseguenze che comporta tale modifica:

“Per i consumatori un disastro, in quanto la riforma è la prova della scarsa attenzione alle competenze e alle professionalità. Rappresenta la spina alla massimizzazione dei profitti, consentendo alle grosse strutture aziendali di ampliare ancor di più la propria dimensione, ampliando la gamma dei servizi offerti e dei collaboratori da poter reclutare e spesso ciò avviene a discapito della preparazione, della competenza e dell’attenzione alle esigenze concrete del consumatore, prevalendo la logica della standardizzazione dei servizi offerti.

Il suo intervento si conclude con una speranza che tale modifica possa essere rivalutata e modificata in seguito per evitare i problemi evidenziati.

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